1985

LE ELEZIONI REGIONALI

Le elezioni regionali 

Significativi sono i fatti che matureranno nel 1985 in occasione delle elezioni regionali.

In quel periodo il partito a Reggio Calabria riconosceva tutto nel leader regionale Benedetto Mallamaci con qualche piccola frangia che faceva capo a Belluscio

Si era impegnati a formare una lista del collegio di Reggio Calabria composta da undici candidati curando di individuarli attraverso criteri territoriali e correntizi. Ognuno era chiamato a dare il proprio contributo elettorale esponendosi in prima persona in forza di quanto aveva ricevuto dal partito e di quanto sperava di ottenere. Il partito conseguiva, nella migliore delle ipotesi, un solo seggio, che avrebbe sicuramente conseguito Mallamaci. Erano tutte, come si diceva all’epoca, candidature di servizio.

Il nostro gruppo non guarda a quelle elezioni con la stessa prospettiva degli altri che erano interessati a continuare ad avere un riferimento regionale per ottenere incarichi di sottogoverno e/o favori. 

Noi ci poniamo e rappresentiamo, soprattutto a Mallamaci, la necessità di ragionare attorno alla costruzione di un progetto di ampio respiro capace di porsi il problema di conquistare il deputato socialdemocratico calabrese come espressione della federazione di Reggio Calabria per meglio tutelare gli interessi della città.

Il potere di rappresentanza politica gravava su Cosenza che esprimeva il consigliere regionale Paolo Bruno ed il parlamentare, l’On.le Costantino Belluscio che non faceva riferimento alla stessa corrente nazionale di Mallamaci.

Un tale obiettivo ci impone di ragionare guardando alle prossime elezioni del 1987. La riconferma di Mallamaci alle regionali aveva un respiro politico ove fosse traguardata a quell’appuntamento elettorale immaginando di farlo eleggere al posto dell’On.le Belluscio

Una tale prospettiva avrebbe dovuto anche incidere sulla scelta del ruolo di assessore regionale da assumere sino al 1987 in guisa di potere mietere i più ampi consensi in provincia attraverso politiche attive apprezzate dagli elettori.

Così come in tale prospettiva la stessa lista regionale andava organizzata in modo da attrarre i migliori candidati che dovevano sognare di risultare consiglieri regionali nel 1987 con le dimissioni del deputato Mallamaci.

Questa nostra impostazione viene recepita, sindaci ed amministratori saranno candidati con questa prospettiva. I due più quotati saranno il compianto sindaco del comune di Laganadi Totò Calarco ed il prof. Gaetano Foti componente del Coreco di Reggio Calabria. 

Mallamaci ed i suoi vecchi amici aiuteranno apertamente Antonio Calarco mentre il nostro gruppo si schiera con Gaetano Foti. Il tutto con il beneplacito di Mallamaci che vedeva giustamente nella civile competizione tra gruppi la lievitazione dei voti ed il conseguimento della sua elezione. La nostra esperienza ed il nostro attivismo avranno la meglio. Organizziamo una segreteria politica, stampiamo manifesti, cureremo l’affissione degli stessi promuoveremo incontri e dibattiti. Una vecchia impostazione di campagna elettorale protesa anche alla ricerca del voto di opinione oltre che quello amicale o parentale.

Risulterà primo dei non eletti il professore Foti Gaetano, sicuramente per suoi meriti, riceverà anche il sostegno del segretario provinciale Chisari, ma la lettura che ne veniva data e che il candidato sostenuto da Mallamaci non era primo dei non eletti pur essendo Foti nelle grazie dell’assessore che lo aveva nominato al Coreco.