ARCHIVIO ATTI GIUDIZIARI
Premessa
Le indagini della Polizia Giudiziaria ed i relativi procedimenti giudiziari ci consegnano “fatti” raccontati nell’ottica di un loro inquadramento in una fattispecie penale. “Fatti” che pur se deformati dalla prospettiva penale che li seleziona, li interpreta e li riaccorpa in una narrazione giudiziaria, offrono comunque squarci della società del tempo. Sono sempre particolari di un insieme molto più complesso. L’insieme resta fuori dal processo ed il processo non ha la pretesa di raccontarlo. Spesso raccontano una verità giudiziaria così come ricostruita e cristallizzata dai protagonisti del processo, che è cosa diversa dal racconto che uno storico può offrirci esaminando gli stessi fatti, o meglio ancora dalla memoria che ognuno di noi ha di quei fatti. Con queste avvertenze, nella presente sezione, verranno pubblicati, sotto forma di archivio, tutta una serie di atti giudiziari, prevalentemente, della giurisdizione reggina per sollecitare la memoria di chi abbia interesse a ricostruire la sua verità su un periodo della storia cittadina, inquadrando i fatti ritenuti penalmente rilevanti nel più ampio contesto politico e sociale e nella giusta dimensione spazio-temporale.
Allo scopo verranno pubblicate in ordine cronologico le sentenze ed i relativi atti di cui si dispone. Dagli stessi si può ricavare il bene protetto e violato dalle condotte incriminate, il territorio come scenario, il periodo ed i protagonisti. Su questo sfondo verranno pubblicati gli atti dei processi degli anni ’90 in poi e più in particolare il Processo Olimpia 1, p. n. 46.93 RGNR, lo stralcio Romeo, p. n. 16.95, il Caso Reggio, p. 5901.01, il processo Gotha, recante il n. 6859/16 RGNR DDA, che riunisce il proc. Mammasantissima, p. n. 9339/09 RGNR, il proc. Fata Morgana, p. n. 65/13 RGNR, ed una stralcio del proc. Alchimia, p. n. , ed il proc. Reghion, p. n. 7073/13,ed il proc. Reghion, p. n. 7073/13 RGNR. Questi ultimi processi vedono coinvolto l’avv. Romeo e costituiscono il tentativo giudiziario di provare l’esistenza di entità occulta che dirige ed elabora strategie per il crimine organizzato. Su questa trentennale attività giudiziaria saranno accesi i riflettori per provare il fallimento dell’accusa quando insegue teoremi.