LE DUE STAGIONI PROCESSUALI
"Sotto l'occhio della giustizia: Un viaggio attraverso due stagioni processuali"
Introduzione
Dopo il 1994, con la fine dei partiti della cosiddetta prima Repubblica, ho continuato ad essere me stesso dedicandomi, nell’esercizio del ruolo di imputato che mi era stato imposto, più che a difendermi, a denunciare le disfunzioni del sistema giudiziario: per non sentirmi inutile. Quando poi, nel 2004, finisce la fase processuale, continuo ad essere me stesso anche in carcere, dove non mancherò di essere iperattivo nella denuncia del sistema penitenziario attraverso la cura e la pubblicazione, assieme ai condetenuti, di due volumi: Ogni società ha il carcere che si merita e “Vite tra..tenute”. Anche in questo caso per non sentirmi inutile.
Sequenza temporale
Scorri verso il basso per esplorare il Percorso Giudiziario dell’Avv. Romeo
LA
QUARTA STAGIONE
1995 – 2004
Impegno processuale.
Introduzione Quarta Stagione (1995/2004)
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La quarta stagione (1995 - 2004) segna il ritiro dalla vita politica attiva con la partecipazione alle elezioni politiche del 1994 scelta operata non già per conseguire un risultato positivo quanto, invece, per verificare e certificare in senso di un impegno. Infatti nella nota pubblica di ringraziamento si diceva, tra l’altro, : “Il risultato elettorale, pur in presenza di una radicale contrapposizione politica tra destra e sinistra è stato comunque per me positivo, con il raddoppio, nel collegio, delle preferenze conseguite nel 1992. Questo risultato premia la coerenza di un impegno politico ed il coraggio di averla sottoposta, senza sotterfugi o interessate rinunzie, alla verifica degli elettori.”
Il 27 luglio 1995 viene eseguita a carico dell’avv. Romeo la O.C.C n. 65.95 già emessa dal GIP il 27.06.95, in forza di richiesta avanzata dai PP.MM il 21.12.94 nell’ambito del procedimento “Olimpia”
Avverso la O.C.C. viene proposto ricorso al TDL di Reggio Calabria che in data 29.09.95 annullerà il ravvedimento custodiale per mancanza di indizi.
Il 16.09.1995 verrà chiesto il giudizio immediato ed accadrà che il processo principale Olimpia, celebrato con rito ordinario e con circa 502 imputati , 453 capi di imputazione, 2188 posizioni personali, avrà la sentenza di primo grado il 19 gennaio 1999, mentre il procedimento a carico dell’avv. Paolo Romeo con un solo imputato e con un solo capo di imputazione verrà pronunciata il 12 ottobre 2000.
L’avvio del giudizio di 1° grado inizia con un rinvio che induce la difesa a promuovere una conferenza stampa (04.12.95) per denunciare la lentezza con cui si procede e manifestare il proposito di voler utilizzare il dibattimento per "fare"il processo al processo). Le lungaggini del procedimento indurranno la difesa a tenere altra conferenza stampa il 15.04.96.
Il dibattimento in cifre registra l’escussione di 102 testi, di cui 8 collaboratori di giustizia in video conferenza, la produzione di 300 documenti tra cui numerose sentenze e filmati, il tutto nel corso di 103 udienze. Si concluderà con la sentenza di condanna il 12 ottobre del 2000. Poi la sentenza di appello del 24 settembre del 2002 ed infine la sentenza della Cassazione dell’11 febbraio del 2004.
In questa sezione racconteremo il processo mediatico ed alcuni retroscena che proveranno come l'esito del processo sia stato condizionato da fatti ed episodi extraprocessuali. Gli atti processuali saranno pubblicati nella apposita sezione: Storia giudiziaria.
La mia attività principale dal 1994 al 2004 sarà quella di imputato.
Secondaria diventa la mia attività di avvocato che comunque esercitavo nello studio di via Diana, costituendo tale attività l’unica fonte di sostentamento economico atteso che non percepivo alcuna indennità per l’attività svolta di Consigliere Regionale (Non avevo maturato i 24 mesi di attività richiesti) né quella di parlamentare alla quale avevo espressamente rinunciato alla fine del mandato.
La quarta stagione è connotata dal costante impegno nella attività processuale, avviata nel maggio del 1993 con la iscrizione nel registro degli indagati e conclusasi nel febbraio del 2004 con la sentenza di condanna alla pena di anni tre di reclusione. Inoltre in data 13 marzo 2001 la DDA di Reggio Calabria, a cura del dr Boemi, dr Verzera e dr Pennisi, ordina la iscrizione nel registro degli indagati di Gangemi Francesco e Paolo Romeo per il delitto di cui al capo 39, art. 416 bis, nell’ambito del procedimento 168/98 facendo assumere allo stesso il nr. 1291/01 RGNRDDA. Si svolgerà presso il Tribunale di Catanzaro, ai sensi dell’art. 11 del c.p.p., il procedimento c.d. Caso Reggio nel cui ambito il 3 novembre 2004 verrà emesso provvedimento custodiale. Il processo si concluderà col sentenza di assoluzione nel 27 maggio 2009 e con la archiviazione del 16 gennaio 2010 dello stralcio del procedimento.
1995
Introduzione 1995
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Il 27 luglio 1995 viene eseguita a carico dell’avv. Paolo Romeo l’ordinanza di custodia cautelare n. 65.95 già emessa dal GIP il 27 giugno del 1995, in forza di richiesta avanzata dai PP.MM il 21.12.94 nell’ambito del procedimento “Olimpia”. Le indiscrezioni giornalistiche per sei mesi sollecitano l'emissione dei provvedimenti e per un mese annunciano la prossima esecuzione. Avverso l’ordinanza di custodia cautelare viene proposto ricorso al Tribunale della libertà di Reggio Calabria che in data 29 settembre 1995 annullerà il ravvedimento custodiale per mancanza di indizi. Il 16 gennaio del 1996 la Suprema Corte di Cassazione renderà definitivo il provvedimento di annullamento rigettando il ricorso proposto dalla Procura Generale di Reggio Calabria. Si conclude così il procedimento custodiale e l’imputato affronterà il lungo processo a piede libero.
Il 16 settembre del 1995 verrà chiesto il giudizio immediato e sarà fissata l’udienza il 4 dicembre innanzi alla Corte di Assise di Reggio Calabria. Il 29 novembre 1995 viene presentata la lista testi e documenti da parte della difesa. Viene richiesta l’ammissione di oltre 110 testi e vengono depositati una rilevante mole di documenti per ogni tema contenuto nelle dichiarazioni dei collaboratori pur se non indicati, come per legge, nella rubrica del capo di imputazione talmente generico che il Pubblico ministero sarà costretto a modificare all’udienza del 31 maggio del 2000. La difesa nel corso del dibattimento chiederà l’ammissione di altri 25 testi e rinuncerà ad altri già ammessi.
Ruolo Politico 1995
Non ricopre nessun ruolo istituzionale e/o politico.
Custodia cautelare dal 27/06/1995 al 29/09/1995
Indagato nel procedimento N° 23.93 RN-DDA riunito al procedimento penale N° 46.93 RN-DDA dal 1993 al 04/10/1995.
Imputato processo “Olimpia” DAL 04/10/1995 all’11/02/2004
Eventi 1995
1995 - Conferenza stampa processo Olimpia
Rassegna Stampa 1995
20/07/1995 - L’orecchio dei servizi catturò i colloqui dei boss
27/07/1995 - Si allunga l’elenco di precisazioni e prese di posizioni
28/07/1995 - Dini risponda sui fascicoli riservati del Sisde
31/07/1995 - Intercettazioni telefoniche e pentiti svelano i rapporti tra malavita e istituzioni
04/08/1995 - Saverio Zavettieri i miei rapporti con Romeo risalgono al 1992
08/08/1995 - Operazione Olimpia: Gruppo consiliare PSDI solidarietà a Romeo
30/08/1995 - Documento della federazione provinciale del PSDI
29/09/1995 - Operazione Olimpia: Paolo Romeo chiede il giudizio immediato
03/10/1995 - Ordinanza del <tdl che ha disposto la scarcerazione dell’ex deputato Paolo Romeo
01/12/1995 - Nessun falso per la DIA a carico dell’avv. Paolo Romeo
05/12/1995 - Romeo conferma: Licandro mio principale teste a discarico
Le Udienze del 1995
Udienza N° 1 del 04/12/1995
1996
Introduzione 1996
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Imputato processo “Olimpia”.
Il processo tarderà ad entrare nel vivo, a cagione della rinuncia del presidente dr Pedone e la successiva assegnazione del dr Greco, e per l’impedimento di alcuni testi dell’accusa. La difesa protesterà per tali ritardi promuovendo anche una seconda conferenza stampa il 16.04 1996. Dopo l'escussione di alcuni testi dell’accusa si è infatti costretti ad anticipare con i testi della difesa. Il tutto perché i collaboratori storici Lauro e Barreca, fondanti l’accusa contro Romeo, opponevano resistenza a testimoniare per ottenere, come successivamente emergerà, benefici al punto che è stato disposto anche l’accompagnamento coattivo. Un estenuante sforzo difensivo proteso a fronteggiare una macchinosa ed interessata narrazione dei collaboratori che dovevano riproporre in udienza quanto era stato oggetto di ciò che avevano concordato nel corso dei colloqui investigativi con la P.G., e successivamente verbalizzato con il magistrato inquirente. E’ anche il periodo in cui ai collaboratori vengono liquidati miliardi per la rinuncia alla protezione che procureranno anche guai a Lauro che finirà di nuovo in carcere. Lauro e Barreca sono gli stessi collaboratori che, in spregio alle rigorose norme che avrebbero dovuto assicurare il loro isolamento, avevano avuto modo di incontrarsi e concordare la versione da offrire ai giudici su alcuni fatti posti a carico di Romeo, così come ha riconosciuto il provvedimento del TDL confermato dalla Cassazione.
L'annunciata impostazione difensiva che mirava a celebrare, pubblicamente il processo al processo, prenderà le mosse con una serie di esposti penali per denunciare irregolarità ed abusi attribuiti agli inquirenti:
Il 4 novembre 1995, verrà inoltrato un esposto contro il Gip dr Iside Russo (firmataria dell’occ) ed il Col. Angiolo Pellegrini (firmatario dell’informativa) indirizzato al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di MESSINA e per conoscenza al Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione ROMA, al Consiglio Superiore della Magistratura ROMA, On. Ministro di Grazia e Giustizia ROMA e al Procuratore Generale presso la Corte di Appello di REGGIO CALABRIA perché era stato inserito nei due atti pubblici dati e notizie oggettivamente false e pertanto si riteneva sussistente a loro carico la responsabilità per falso ideologico sanzionato dall’art. 479 CP.
Il 9 aprile 1996 un nuovo esposto contro il Dr Verzera - dr Gaeta - dr Boemi - dr De Leo - dr Macrì per la irregolarità nella verbalizzazione di alcuni collaboratori di giustizia incidenti sulla posizione processuale dell’imputato Avv. Romeo.
Il 25 luglio 1996 veniva inviato un esposto con successive integrazioni del 06 gennaio 1997 e il 24 febbraio 1997 - al Comitato di Presidenza Prima Commissione Referente Consiglio Superiore della Magistratura ROMA, al Procuratore della Repubblica del TRIBUNALE DI MESSINA, al Ministro di Grazia e Giustizia ROMA e al Procuratore Generale Suprema Corte di Cassazione ROMA contro il dr Salvatore Boemi in relazione ad alcune iniziative assunte a seguito delle dichiarazioni del collaboratore Giacomo Lauro, rese all'udienza del 12 luglio del 1997, lesive della reputazione del dr Agostino Cordova. L’esposto produceva l'iscrizione nel registro degli indagati del dr Boemi Salvatore e l’apertura del procedimento n. 2618.96 RGNR e n. 5360.97 R.Gip, che ipotizzava il reato 323 cp.
Il 12 ottobre del 1996 esposto contro le affermazioni calunniose rese da Lauro Giacomo in ordine all’omicidio Mezzatesta.
Il 30 settembre 1996 viene denunciato al Procuratore Generale Corte di Appello di Reggio Calabria, Al ministro di Grazia e Giustizia ROMA, al Ministro degli Interni ROMA, al Procuratore Generale Suprema Corte di Cassazione ROMA e al Comitato di Presidenza Prima Commissione Referente Consiglio Superiore della Magistratura ROMA, il collaboratore Giacomo Ubaldo Lauro fornendo ampia documentazione, anche con successive integrazioni del 7 ottobre del 1996 e del 6 gennaio del 1997, circa la prosecuzione della attività di trafficante di stupefacente anche dopo il periodo di collaborazione e le relative coperture giudiziarie dallo stesso ottenute. I magistrati che a vario titolo si sono occupati della vicenda sono: il dr Pennisi, la d.ssa Campagna, il dr Biasi, il dr Cisterna ed il dr Mollace.
Esposto a firma dell’imputato avv. Paolo Romeo del 23 dicembre del 1996 e successive integrazioni del 14 aprile 1997 e 21 novembre del 1997 relativo alle irregolarità rilevate in ordine alla gestione dei collaboratori ed al determinarsi del pericolo di concertazione tra gli stessi. Verranno segnalati fatti e circostanze che, contrariamente a quanto affermato dai magistrati inquirenti, ovvero che i collaboratori non si sono mai potuti incontrare o sentire telefonicamente, o meglio e più precisamente, che la rigorosa vigilanza operata su di loro deve ragionevolmente fare escludere che i due abbiano potuto avere reciproche influenze sui fatti, o su alcuni fatti che hanno riferito.
Le Udienze del 1996
Udienza N° 3 del 30/01/1996
Questioni preliminari Fascicolo Pubblico ministero
Udienza N° 6 del 15/04/1996
Rinvio per impedimento Ten. Colonnello Angelo Pellegrini e dichiarazioni spontane di Paolo Romeo
Udienza N° 9 del 27/06/1996
Eportentosi Saverio
Udienza N° 11 del 12/07/1996
Lauro Giacomo
Udienza N° 12 del 12/10/1996
Collaboratore di Giustizia Lauro Giacomo e dichiarazioni spontanee Paolo Romeo
Udienza N° 13 del 22/10/1996
Dichiarazioni Paolo Romeo, Collaboratore Pino Franco
Udienza N° 14 del 24/10/1996
Pino Franco, Albanese Giuseppe
Udienza N° 15 del 29/10/1996
Mancini Giacomo e dichiarazioni Paolo Romeo
Udienza N° 16 del 12/11/1996
Caruso Franz, Tursi Prato Giuseppe
Udienza N° 17 del 19/11/1996
Barreca Filippo impedito per malattia, Riggio Giovanni sciopero aerei
Udienza N° 18 del 05/12/1996
Strano Federico, Spanò Francesco, dichiarazioni spontanee Paolo Romeo
Udienza N° 19 del 07/12/1996
Collaboratore di Giustizia Riggio Giovanni
Udienza N° 20 del 12/12/1996
Scalfari Alessandro, Santarelli Rolando, Renato Meduri
Udienza N° 21 del 19/12/1996
Zamboni Roberto
1997
Introduzione 1997
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Imputato processo “Olimpia”.
21/12/1997 - Lettera al Grande Oriente
Nel corso dell’anno saranno sentiti oltre al Barreca altri sette collaboratori ed a seguire, dal mese di ottobre, alcuni testi della difesa per riprendere, dopo, con testi dell’accusa.
Una assurda ed irregolare gestione del processo che non garantisce il principio della concentrazione che impone che non vi siano intervalli di tempo tra l’assunzione delle prove, la discussione finale e la deliberazione della sentenza, al fine di garantire che la decisione sia il prodotto fedele delle risultanze del processo.
Il progetto del processo accusatorio è fondato sui principi di oralità ed immediatezza che richiedono lo svolgimento del dibattimento per l'acquisizione delle prove in poche udienze ravvicinate tra loro. E’ chiaro che quando esso si protrae per cinque anni, in cento udienze, e per di più non rispettando l’ordine e le regole di acquisizione delle prove testimoniali, per narrare storie antiche è difficile se non impossibile costruire una verità plausibile.
Il 19 dicembre 1997 viene proposto innanzi al Tribunale di Messina atto di citazione responsabilità civile del GIP Iside Russo che aveva emesso il provvedimento custodiale che sarà annullato dal TDL.
Il 21 dicembre 1997 a seguito della motivazione dell’archiviazione del Gip di Messina che aveva ritenuto il comportamento del dr Boemi Salvatore penalmente irrilevante pur se lo ha qualificato “frutto di leggerezza” veniva trasmesso al Comitato di Presidenza Prima Commissione Referente Consiglio Superiore della Magistratura ROMA ed al Ministro di Grazia e Giustizia copia del citato decreto per le eventuali iniziative che si riterrà opportuno promuovere contro il dr Salvatore Boemi.
Le Udienze del 1997
Udienza N° 22 del 16/01/1997
Barreca Filippo
Udienza N° 23 del 22/01/1997
Barreca Filippo, Ierardo Michele rinviato
Udienza N° 25 del 19/03/1997
Barreca Filippo
Udienza N° 26 del 10/04/1997
Udienza Riviata
Udienza N° 28 del 20/05/1997
Ierardo Michele, Serpa Stefano, Vitelli Giuseppe ,Magliari Alberto non ammesso
Udienza N° 29 del 03/06/1997
Confronto Lauro Zamboni nf assente Zamboni
Udienza N° 30 del 24/06/1997
Collaboratore Lauro Giacomo rifiuta confronto con Zambroni Roberto, Magliari Alberto, dichiarazioni spontanee Paolo Romeo
Udienza N° 31 del 08/07/1997
Lauro Giacomo certificato penale
Udienza N° 32 del 15/07/1997
Lauro Giacomo sciopero avvocati mancanza collegamento
Udienza N° 33 del 23/09/1997
Lauro Giacomo
Udienza N° 34 del 30/09/1997
Lauro Giacomo
Udienza N° 35 del 10/10/1997
Gullà Giovanni
Udienza N° 36 del 21/10/1997
Colella Carlo, Foti Gatano, Ielacqua Oscar
Udienza N° 37 del 04/11/1997
D’Alessandro William, Chisari Antonio
Udienza N° 38 del 25/11/1997
Ligato Pietro, Murolo Giancarlo, Francesco Costantino
Udienza N° 39 del 11/12/1997
Pietro Battaglia, Chiaravalloti Francesco
1998
Introduzione 1998
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Imputato processo “Olimpia”.
Sedici udienze tenute nel corso dell’anno per escutere 28 testi, quasi tutti della difesa, chiamati a riferire su diversi temi che dovevano smentire la genericità di una rubrica formulata con il capo di imputazione che non addebitava condotte specifiche all’imputato. Si sosteneva, ad esempio, che Romeo fosse massone, che avesse fatto parte dei Servizi Segreti oppure di Gladio, perché così dichiaravano alcuni collaboratori che non indicavano però i fatti da cui traevano tale conoscenza. Oppure testi chiamati a riferire del generale corretto impegno politico ed amministrativo dell’imputato per escludere le generiche affermazioni dei soliti collaboratori che raccontavano di un Romeo percepito come persona che gestiva potere orientandosi in favore delle organizzazioni mafiose. Per difendersi dalle apodittiche affermazioni contenute nel capo di imputazione potevamo tacere ed attendere che l’accusa provasse, oltre ogni ragionevole dubbio, l’esistenza di quanto sostenuto nelle informative.
Abbiamo invece affermato nel documento di presentazione della lista e testi e documenti :
“Si sostiene la esistenza di un PLURALISMO ASSOCIATIVO operante in Reggio Calabria e, in particolare, agli atti, volume 24 parte VIII, avente ad oggetto “ ancora su n'drangheta e massoneria deviata” da pagina 86200 a pagina 86287 depositato il 13.03.1995 dalla Dda, si definisce, alla luce anche delle dichiarazioni dei collaboratori successive al dicembre 1994, il sistema di “potere che gestiva tutto l’andamento della vita pubblica ed economica” della Città, “destinata ad aprire varchi e brecce clamorose in ordine alla complessiva lettura dell’affaire Reggio Calabria e sugli orrendi, ventennali crimini patiti dalla società civile calabrese, pilotata e gestita con scellerata e crudele abiezione da un manipolo di uomini predisposto e votato ad ogni illecito compromesso” (pag.86260). “Si denuncia la presenza in Reggio Calabria di una ulteriore, moderna, dirompente, illecita” entità”, definibile quale naturale risultanza dello storico accostamento tra i vertici del cosmo malavitoso e fratellanza massonica deviata” (pag.86252).
L’entità superiore mirava: a) ad assicurarsi il controllo di tutte le principali attività economiche; b) gestione degli appalti; c) controllo delle istituzioni attraverso il collocamento ai vertici di persone gradite; d) aggiustamento di tutti i processi a carico di appartenenti alla struttura; e) eliminazione anche fisica di persone scomode; ed era organizzata verticisticamente e clandestinamente con regole paramassoniche, e della quale farebbero parte pezzi di sistemi deviati, da quello politico, giudiziario, imprenditoriale, professionale, istituzionale a quello mafioso.
Si assume che Romeo abbia contribuito a promuovere o rilanciare la costituzione di una tale “entità superiore” della quale ininterrottamente avrebbe fatto parte dal 1979 ad oggi. Si fa discendere da tale ruolo esercitato capacità, potenza, prestigio, tutti ingredienti necessari ed indispensabili per compiere tutta una serie di misfatti: favore giudiziario, trattative di pace, progetti eversivi e separatisti, e così via.
L’accusa pone questo tema e tenterà di dimostrarlo in dibattimento, ed in ogni caso tale scenario rappresenta il contesto al cui interno maturano le vicende e le condotte incriminate, comunque esso agisce da sfondo su cui poggiano le accuse.
La difesa non intende ostacolare questo proposito anzi intende offrire un contributo per esplorare il complesso sistema di relazioni esistenti tra i diversi sistemi di potere operanti nella Città dal 1979 ad oggi.
A questo fine chiede che venga acquisito l’elenco dei documenti di seguito indicati e la lista di testimoni perchè riferisca su fatti e circostanze (analiticamente e specificatamente per ognuno indicati) che aiuteranno a ricostruire e comprendere significativi pezzi di vita cittadina e sveleranno meccanismi e sistemi che li hanno determinati, nonché il ruolo, le condotte, le volontà, le speranze della maggior parte dei protagonisti.
L’interesse della difesa sul punto è duplice. Da una parte contribuire ad accertare l'eventuale esistenza di una “entità superiore” per finalità di giustizia; dall’altra, servirà a meglio valutare sul piano logico, storico e probatorio, la posizione personale dell’imputato ove vengano definiti compiutamente scopi interessi e funzioni della “ENTITA’ SUPERIORE “.
Esposto a firma dell’imputato avv. Paolo Romeo del 30.06.1998 relativo alle false attestazioni della DDA di Reggio Calabria in ordine alla condotta mantenuta da Lauro che non avrebbe violato mai gli obblighi connessi al suo status di collaboratore.
Le Udienze del 1998
Udienza N° 43 del 16/06/1998
Fazio Cosimo, Di Fazio Carmelino, Chisari Antonio, Figliuzzi Antonio e Dichiarazioni spontanee Paolo Romeo
Udienza N° 44 del 06/07/1998
Rinvio Udienza per impedimento dott. Vincenzo Giglio
Udienza N° 45 del 08/07/1998
Salazar Domenico, Panuccio Vincenzo, Quattrone Francesco, Matacena Amodeo, Palamara Marco
Udienza N° 46 del 09/07/1998
Zerbi Felice, Azzarà Francesco, Pachì Aldo, Crispo Letterio
Udienza N° 48 del 16/07/1998
Tripodi Girolamo, Arena Giuseppe, Battaglia Pietro, Zavettieri Saverio
Udienza N° 51 del 15/10/1998
Falcomatà Italo, Praticò Filippo, D’Agostino Antonio
Udienza N° 52 del 22/10/1998
Sofia Francesco, Intervento Avv. Tommasini
Udienza N° 53 del 05/11/1998
Martino Gabriele, Intervento Avv. Tommasini
Udienza N° 54 del 19/11/1998
Rinvio Udienza
Udienza N° 55 del 03/12/1998
Colonnello Pellegrini Angiolo, Quattrone Giuliano
Udienza N° 56 del 17/12/1998
La difesa dell'Avv. Paolo Romeo rinuncia a sentire numerosi Testi
1999
Introduzione 1999
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Imputato processo “Olimpia”
Ventidue udienze per escutere 38 testi, come al solito, creando una promiscuità tra testi dell’accusa e della difesa chiamati a riferire su temi completamente diversi. Passando dal racconto di fatti lontani, risalenti agli anni sessanta, a fatti amministrativi e politici dei primi anni 90, che dovevano contribuire a sostenere la bontà di filoni investigativi secondo cui erano intervenuti nel passato patti tra eversione nera, n'drangheta, pezzi deviati dello Stato, poteri occulti e politica. Il tutto con una revisione di storie consacrate in vecchi processi ed in sentenze passate in giudicato, sul presupposto di una miopia del giudicanti dell’epoca che talvolta vengono fatti apparire come contigui e compiacenti con il malaffare. E’ prova di quanto sopra il fatto che quando i collaboratori Lauro e Barreca confezionano la storia della esistenza di due super logge massoniche esistenti a Reggio Calabria negli anni 70, e della quale avrebbero fatto parte la maggior parte dei magistrati reggini dell’epoca, non si procede per il reato di calunnia nei loro confronti da parte della procura, anzi si utilizzano quelle dichiarazioni per sostenere la esistenza del pluralismo associativo.
Lauro e Barreca verranno condannati per calunnia ma soltanto perché qualche ostinato magistrato li ha inseguiti nelle aule giudiziarie a differenza di altri che di loro non si sono curati.
10.03.99 - Atto di citazione presso il Tribunale di Milano promosso dall’imputato avv. Paolo Romeo contro R.C.S. Libri & Grandi Opere S.p.A. e Francesco Forgione e Paolo Mondani autori del libro “Oltre la Cupola” Edito da Rizzoli.
Maggio 1999 - Atto di citazione presso il Tribunale di Roma Milano promosso dall’imputato avv. Paolo Romeo contro la Editori Riuniti e Gianni Cipriani autore del libro “I Mandanti”.
Le Udienze del 1999
Udienza N° 58 del 21/01/1999
Ierardo Michele Collaboratore di Giustizia
Udienza N° 59 del 04/02/1999
Richieste
Udienza N° 61 del 25/03/1999
Ordinanza Corte e richieste, Intervento Paolo Romeo
Udienza N° 62 del 15/04/1999
Ielo Donatella (Vedova Vadalà Carmelo), Panarello Giovanni, Faldella Luigi, Dichiarazioni Paolo Romeo
Udienza N° 63 del 20/04/1999
Gerardi Rocco, Eportentosi Saverio, Miceli Luigi, Viola Piero, Logoteta Demetrio, Intervento Pubblico ministero Verzera
Udienza N° 64 del 27/04/1999
Esposito Mario, Giraudo Massimo, Quattrone Paolino, Zocca Giuseppe, Russo Rosario, Dichiarazioni spontanee Paolo Romeo
Udienza N° 65 del 06/05/1999
Scopelliti Giuseppe, Iero Paolo, Izzo Angelo, Dichiarazioni sontanee Paolo Romeo
Udienza N° 66 del 13/05/1999
Concutelli Pierluigi, Araniti Santo, Barreca Filippo, Fontana Giovanni, Barreca Santo, Barreca Giuseppe e dichiarazioni Paolo Romeo
Udienza N° 67 del 27/05/1999
Rosmini Diego, Vernaci Mario, Vazzana Giovanni, Dichiarazioni spontanee Paolo Romeo
Udienza N° 69 del 22/06/1999
Canale Parola, Di Fazio Carmelino, Sacco Domenico e dichiarazioni spontanee di Paolo Romeo
Udienza N° 75 del 21/10/1999
Guido Giovanni
Udienza N° 77 del 04/11/1999
Ielo Paolo e Dichiarazioni spontanee Paolo Romeo
Udienza N° 78 del 11/11/1999
Signorelli Paolo, Dantini Enzo Maria
2000
Introduzione 2000
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Imputato processo “Olimpia”.
E’ l’anno in cui la comprensibile stanchezza per le lungaggini di un dibattimento e l’ispirato convincimento che si era in dirittura di arrivo verso una sentenza di assoluzione portano l’imputato, dopo nove udienze dedicate al suo esame, a non avvalersi dei termini a difesa quel giorno in cui il PM modifica e precisa il capo di imputazione.
E’ l’anno della sentenza di condanna di primo grado inflitta dalla Corte di Assise di Reggio Calabria presieduta dal dr. Franco Greco, giudice a latere, dr Vincenzo Giglio.
Due sono gli antefatti che gettano pesanti ombre sulla serenità del giudizio. Un primo fatto è rappresentato dalla richiesta, riservata e personale, che il presidente Greco rivolge all’imputato perché rinunciasse alla escussione dei testi dei giudici Viola, Foti, Caputi e Delfino, già ammessi dalla Corte, richiesta che sarà esaudita per l’implicito positivo messaggio in essa contenuto.
Il secondo fatto è che il dr. Franco Greco e la sua consorte d.ssa Grasso Silvana, anche Lei magistrato operante nella giurisdizione reggina, da qualche anno erano destinatari di articoli ritenuti diffamatori e pubblicati dal periodico “Il Dibattito”. Avverso tali articoli la d.ssa Grasso il 29.12.1999 ed il 13 marzo del 2000 querela il direttore del giornale. Verrà richiesta l’archiviazione delle stesse avverso la quale la querelante propone opposizione dal cui contenuto si evince che era nella consapevolezza dei coniugi che la campagna diffamatoria contro di loro era ispirata e sostenuta anche da Romeo perché aveva interesse all’allontanamento del dr Greco da Reggio Calabria. Un palese caso di inimicizia e di rancore che il giudicante nutriva nei confronti dell’imputato che avrebbe dovuto portare un magistrato corretto a rinunciare al processo.
E’ imbarazzante leggere il verbale di interrogatorio del dr Greco reso al Procuratore di Catanzaro il 20 maggio del 2003 dove candidamente racconta di fatti antecedenti alla emissione della sentenza del 12 ottobre 2000 che provano, quanto meco dal mese di agosto 2000, il suo risentimento nei confronti dell’imputato per le aggressioni mediatiche portate avanti da “Il dibattito”. Il clima di astio e risentimento dei coniugi contro Romeo si rileva anche dal verbale di interrogatorio della d,ssa Grasso del 20 maggio 2003.
Le Udienze del 2000
Udienza N° 90 del 16/03/2000
Esame Paolo Romeo
L'esame di Paolo Romeo
Ha mai reso dichiarazioni in questo processo?
Il percorso politico ed i ruoli che ricoperti nelle pubbliche istituzioni
La morte di Benvenuto Dominaci , nell’anno 1972
La attività politica di Romeo missino e la incidenza nelle scelte del governo comunale.
La posizione del MSI verso la criminalità organizzata
La ricerca del consenso elettorale nel MSI
ROMEO E IL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO
La collocazione correntizia di Romeo nel MSI
Le ragioni dell’allontanamento dal MSI
Le organizzazioni extraparlamentari di destra del 1970 a Reggio
I nomi dei referenti politici delle diverse organizzazioni
Le altre organizzazioni operanti a Reggio nel 1970
I rapporti di Romeo con Stefano delle Ghiaie
I rapporti di Romeo con i vertici di Avanguardia Nazionale
I rapporti di Romeo con i vertici di Ordine Nuovo
JUNIO VALERIO BORGHESE
La manifestazione del 1969 di Piazza del Popolo a Reggio
Il processo per i fatti di Piazza del Popolo
La presentazione di Borghese da parte di Romeo alla NDR
JUNIO VALERIO BORGHESE
Le dichiarazioni di Izzo in ordine al viaggio di Borghese, nel 1970, in Calabria ed il ruolo di Romeo, della massoneria e della
N'drangheta
Le conoscenze di Romeo nel 1970
IL RUOLO DI ROMEO NEL 1970
Quando e come Romeo conosce Paolo De Stefano
I rapporti di conoscenza di Romeo, nel 1970, con i consiglieri regionali
I rapporti di conoscenza di Romeo, nel 1970, con i rappresentanti del governo degli enti locali
ROMEO E LA RIVOLTA DI REGGIO
La partecipazione di Romeo alla rivolta di Reggio
Le ragioni della partecipazione alla rivolta
Le denunce subite durante la rivolta
Il ruolo politico esercitato durante la rivolta
La dichiarazione di Lauro relativa alla appartenenza di Romeo al Comitato d’Azione
Romeo non conosceva Vito Silverini
LA STRAGE DI GIOIA TAURO
Le dichiarazioni di Albanese sulla strage di Gioia Tauro
ROMEO E CONCUTELLI
13 L’incontro di Concutelli e Romeo a Reggio
14 I rapporti di Concutelli e De Stefano
15 La fuga di Freda secondo Albanese
IL COLPO DI STATO
16 Barreca ed i colpi di stato del 1974 e 1978
17 L’obiettivo del colpo di Stato da parte della super Loggia
18 Gli interessi della NDR al colpo di Stato
IL SEPARATISMO
19 Il progetto separatista secondo Barreca
MILITANZA POLITICA DI PAOLO ROMEO TRA IL 1969 E IL 1970
20 Le affermazioni di Lauro in ordine alla militanza politica di Romeo
21 I Rapporti di Romeo con Zerbi e Dominici
22 Le affermazioni di Ierardo circa la militanza politica di Romeo
23 Le affermazioni di Izzo circa la militanza politica di Romeo
24 Le dichiarazioni dei testi sulla circostanza della militanza politica di Romeo
LA VICENDA FREDA
25 La vicenda giudiziaria relativa alla fuga di Freda del 1979
26 I rapporti di Romeo con l’avv. Bruno di Palermo
27 L’attività dispiegata da Romeo dopo l’incarico professionale
28 Il contesto storico nel quale maturò la fuga di Freda
VIDENDA FREDA
Barreca contattato da Freda nel novembre 1978
Chi accompagna Freda da Barreca
Chi accompagna Freda da Catanzaro a Reggio
Romeo non conosce Zamboni e Saccà
Romeo non è stato mai a casa di Barreca
Romeo non accompagna la signora Cardona da Barreca
Romeo non ha mai portato marchi tedeschi a casa Barreca
Romeo non conosce l’abitazione di Vadalà
Ierado afferma di averla vista entrare a casa di Barreca
La lettera scritta da De Stefano Paolo a Freda
La soffiata alla questura sul nascondiglio di casa Barreca
LA SUPER LOGGIA DEL 1979
I rapporti di Romeo con i componenti la super loggia massonica
Il ruolo di mediazione tra massoneria e mafia svolto da Romeo su Reggio
Il trasferimento del col. Pellegrini del 1980
L’incidenza della super loggia nella nomina dei vertici della polizia a Reggio
Romeo non ha conosciuto mai il col. Puglisi
Gli interessi negli appalti coltivati dalla massoneria
La super loggia e la rivolta di Reggio
ROMEO E LA MASSONERIA
I rapporti di Romeo con Fontana Giovanni e Condello Pasquale
I Rapporti di Romeo con Amodeo, Tripodi e Lombardo
La dichiarazione di Lauro del 3 marzo 95 sugli appartenenti alla massoneria ed ai servizi segreti
I Rapporti di Romeo con Pasqualino Modafferi
I rapporti di Romeo con il Presidente De Caridi
MILITANZA POLITICA SECONDO PERIODO
Le ragioni che la indussero ad uscire dal movimento sociale
Le sfide e le valutazioni
Le varie sollecitazioni ad aderire alla DC, al PRI ed al PSDI
Le sollecitazioni e le ragioni della scelta di aderire al PSDI
I ruoli svolti dal gruppo che aderì al PSDI
La consistenza politica ed istituzionale del PSDI calabrese negli anni 80
Perché la giunta Musolino nel 1983
La superloggia e la giunta Musolino
L’organigramma di potere di Reggio dal 1979 al 1992
L’organigramma contro la pretesa della DDA di scrivere la storia di Reggio
La situazione amministrativa del 1980
Lo scontro tra la DC ed il PSI a Reggio Nel 1983
Le trattative per la costituzione della giunta di sinistra
Le posizioni anomale e di contrasto alla ipotesi dell’entità superiore
La scelta politica del PSDI : rompere l’asse DC-PSI
La inattendibilità di Lauro su alcuni temi
La lista del PSDI alle amministrative del 1983
Le elezioni europee del 1984
le elezioni regionali del 1985
L’impostazione politica interna al PSDI nelle regionali 85
Il risultato delle regionali 85 in Calabria per il PSDI
Il superpartito
IL RINNOVO DEL COMITATO USL 31 DEL 1986
Il contenuto della denuncia dell’on Quattrone
Le polemiche seguenti la dichiarazione di Quattrone
La querela presentata al quotidiano La Stampa
Il dr Macrì archivia il procedimento instauratosi a seguito delle dichiarazioni
Barreca ed il superpartito
Le ragioni della candidatura alle politiche del 1987
Perché Musolino sindaco nel 1987
L’errore giudiziario di Macrì
La crisi politica e sociale nel 1987
Le trattative per la giunta di sinistra
La giunta Mugolino rompe l’asse DC-PSI e lascia fuori il PSI
La crisi della giunta Mugolino con la ripresa dei rapporti DC-PSI
La denuncia del palazzo più sporco della città e la super loggia
La conclusione della crisi Musolino
Gli avvenimenti interni al PSDI nel 1988-89
La giunta Aliquò
Congruità dei ruoli con le condotte assunte dopo il 1979
La elezione del comitato dell’USL 31 del 1988
Le ragioni che portano nel 1987 il sottoscritto a prendere 5.040 voti
Il senso dell’impegno elettorale del PSDI
Il rapporto conflittuale con Mallamaci nel 1987
L’anomalia del PSDI: le dichiarazioni di Licandro e Falcomatà
Le ragioni della fuoriuscita dal PSDI di Mallamaci
La falsa dichiarazione di Barreca sul punto. Le ragioni della distorsione dei fatti
Come e quando il PSDI cambia pelle e cioè da partito di potere si trasforma in partito di proposta e di denuncia
La nostra diversità
Le elezioni amministrative del 1989
Le elezioni europee del 1989
Il Decreto Reggio e la convenzione con la società Bonifica
Il ruolo di Romeo e del PSDI nell’approvazione del Decreto Reggio
Il Decreto Reggio e le società di servizio
Le convenzioni miliardarie della Provincia di Reggio del 1989
La convenzione con Italstat per la funivia Reggio Gambarie
Il Centro Direzionale
Il Psdi contro le società di servizi , per le professionalità e l’imprenditoria locale
Una ipotesi sulle cause delle inimicizie influenti
La funzione del Decreto Reggio
Il Decreto Reggio e la causale dell’omicidio Ligato
Quali forze contrastano la convenzione Bonifica
La schizofrenia della DDA di RC nel 1992-93
La maggioranza che elesse il sindaco Battaglia
Il capo d'imputazione le proc. 17.92
L’incongruenza tra l’impostazione accusatoria del 17.92 e l’H2 ambedue fondate sulle stesse fonti di accusa Lauro e Barreca
Perché non sono imputato nel processo “ Comitato d’affari”
L’incongruenza tra la esistenza della superloggia ed il “Comitato d’affari”
Lo scambio di opinioni con il PM Boemi
Nello stesso contesto storico e fattuale stanno la causale dell’omicidio Ligato e le imputazioni del “Comitato d’affari” il proc. 23.93 e l’om. Scopelliti. Identità delle fonti. 18
L’assenza di Romeo indagato nei quattro procedimenti
Il contrasto tra la causale dell’omicidio Ligato ed il ruolo di assessore alle finanze nella giunta Battaglia
Le contraddizioni tra l’omicidio Scopelliti e la imputazione H2
Perché non sono indagato prima del 15 marzo 1993
Lo scambio di opinioni con il PM Boemi
Le iniziative del grippo PSDI per il Decreto Reggio
Le consultazioni popolari propedeutiche alle scelte del Decreto
Le scelte per l’affidamento degli incarichi ai professionisti esterni
Il parco progetti
La votazione dei progetti di competenza del Consiglio
Il procedimento contro i professionisti
Le convenzioni con il Conreca e Reggio 90
Il pluralismo associativo contro gli interessi della criminalità organizzata
La giunta Licandro al servizio del potere romano
La visione di Lauro del Decreto Reggio e della guerra di mafia
Le reticenze di Lauro e Barreca sulla superloggia inficiano le loro dichiarazioni
La superloggia ed i processi Ligato, Scopelliti ed altri
Le mutate maggioranze nella elezione di Licandro
Con la elezione Licandro mutano gli orientamenti sulla gestione del DR
Il pubblico dissenso del PSDI al nuovo corso
Il PSDI esce dalla maggioranza Licandro
La denuncia dei “Signori delle convenzioni”
Il dossier del 1990 sequestrato nel 1992
Le scatole vuote strumenti permeabili dagli interessi illeciti
Le denunce del consigliere Gangemi
Le denunce del sindaco Licandro
Le elezioni regionali del 1990 ed il PSDI
Le ragioni della opposizione del PSDI alla Regione Calabria nel 1990
La congruità del tipo di impegno politico con l’assunto dei collaboratori
La frequentazione del pub di proprietà dei Serraino
Il convegno di Gambarie del 1990 e gli obiettivi elettorali
I convegni aspetti politici, organizzativi e finanziari
La riunione della Direzione Nazionale del PSDI a Reggio
Il convegno di Palmi del 1991
Il congresso regionale del PSDI a Vibo Valentia
Il convegno nazionale sul Mezzogiorno a Reggio Cal, nel 1991
Le dimissioni dal consiglio regionale del 1992
L’attività propedeutica alla candidatura alle politiche del 1992
Il risultato politico ed elettorale del 1992
Le elezioni amministrative del 1992
Una scelta politica di rispetto del corso giudiziario
Il risultato elettorale premia il PSDI che diventa il secondo partito cittadino
Il PSDI partito si opposizione. Partito anomalo
I sospetti e le avversioni
La proposta politica del PSDI dopo le elezioni del 92
Soli contro tutti
La storia del Conreca
Il PSDI contrario ad un unico affidamento al consorzio Reggio 90
Le commissioni antimafia ed il Decreto Reggio
Il contrasto con gli interessi romani sostenuti dalla Commissione
Il Decreto Reggio e la nomina dell’ing. Alletti
Perché viene sciolto il Consiglio comunale nel 1992
La instabilità amministrativa reggina e la super loggia massonica
I partiti reggini ed il loro sistema di relazioni
La debolezza della classe politica reggina e la super loggia massonica
La rivolta di Reggio e lo storico ruolo di cenerentola della città
In Calabria la più bassa percentuale di massoni la esprime Reggio
Il potere economico e finanziario calabrese
Una entità superiore che non esprime un Ministro
Le strane archiviazioni della DDA
La debolezza della città di Reggio nel sistema politico regionale
Gli appoggi elettorali
Il voto universitario del 1966
Le competizioni elettorali in cui è stato candidato
Le competizioni elettorali in cui ha partecipato da non candidato
Nel 1987 Romeo contro la P2
Rammarico per il mancato interrogatorio
Le mancate attività di indagini sul tema elettorale
Gli appoggi elettorali
I testi sul tema
Tra le finalità dell’associazione contestata vi è anche il voto di scambio
La connotazione della condotta richiesta per tale finalità
Le dichiarazioni di Ierardo
La mancata contestazione di reati fine sul tema elettorale
La tesi accusatoria desumibile dal capo di imputazione sul punto
Lo scopo dello schema A
Lo schema riepilogativo B
Raffronto tra risultati conseguiti dai deputati nel 1992 : schema C
Il confronto delle preferenze riportate nel 1987-1990-1992 : schema D
I voti riportati al comune di Reggio dal 1970 al 1989 : Schema E
I voti riportati alle elezioni universitarie : schema F
L’assegnazione dei seggi al PSDI alle elezioni del 1992 : Schema G
Raffronto dei voti nei dieci collegi senatoriali calabresi nel 1992 : Schema H
L’andamento elettorale del Psdi nelle tre province calabresi ; schema I
Rapporto territoriale città-provincia per il PSDI : schema L
Rapporto territoriale del voto : schema M
I voti del 1987-90-92 per collegi senatoriali : schema N
Il costante aumento dei voti del Psdi : schema O
Raffronto preferenze collegio 16 elezioni 1987-90-92 : schema P
Raffronto voti dei partiti nel collegio 16 elezioni 1987-90-92 : schema R
La costante crescita del Psdi nelle singole circoscrizioni cittadine : schema S
Il peso istituzionale del psdi in città : scema U
Raffronto nei comuni della provincia dei voti dei partiti : schema V
Incompatibilità tra documenti e dichiarazioni dei collaboratori
La mancata attività di riscontro alle dichiarazioni dei collaboratori
Il caso Bruciafreddo
Il rapporto con Bruciafreddo nasce da ragioni professionali
L’incontro con Bruciafreddo socialdemocratico
I rapporti con Bruciafreddo alle elezioni regionali del 1985
I rapporti con Bruciafreddo alle elezioni politiche del 1987
La posizione di Bruciafreddo nel 1989
Bruciafreddo nel 1986 aveva tentato l’acquisti della Reggina
Bruciafreddo sostenitore ddi Romeo nelle elezioni del 1990
La morte di Bruciafreddo
La considerazione pubblica di Bruciafreddo
Il voto di Palombo e Gozzi
Riflessioni sul voto di scambio
Lotta al mafioso o lotta alla azienda criminale ? Chi è preposto
I comportamenti successivi alla detenzione nella cella 11
Le costruzioni fantasiose dei collaboratori
Gli appoggi elettorali del gruppo Latella secondo Riggio
La vversione dei Latella alla mia candidatura secondo Riggio
Le sollecitazione dei De Stefano ai Latella per il voto nel 1992
Le inesattezza di Raggio in fatti elettorali
Le contraddizioni tra Bareca e Raggio sui voti dei Latella
Nessuno dei collaboratori che mi accusano mi hanno mai votato
I politici candidati sostenuti da Barreca ela sua inattendibilità
Lauro non riferisce nulla sul fatto elettorale
Le dichiarazioni di Ierardo ed i rapporti con Sacco
I rapporti di conoscenza con Pino Franco
Gli appoggi elettorali casentini del 1992
Rapporti di conoscenza con Magliari
Rapporti di conoscenza con Vitelli
I Labate nel 1992 contrastano la candidatura Romeo: Iero
La versione di Scopelliti
Le allucinanti dichiarazioni di Gregorio
Appoggi elettorali
Il dossier denuncia del PDS dopo le elezioni del 1989
La dichiarazione di Licandro secondo cui il 10-15% dei consiglieri eletti con i voti della mafia
La intercettazione ambientale presso la segreteria Logoteta del 1992
L’attività amministrativa
Le deleghe affidatemi erano di programmazione e non di gestione
L’attività amministrativa fu molto impegnativa
Il governo del territorio tra strumenti urbanistici, abusivismo e condono
La vigilanza urbanistica
La commissione edilizia ed il proliferare delle concessioni
Gli interessi mafiosi nel settore dell’edilizia
L’attività della giunta comunale
La scarsa produzione di atti deliberativi del settore finanze ed urbanistica
La consistenza della spesa comunale negli anni 80
Riflessi giudiziari per l’attività amministrativa svolta
Servizi segreti
Valutazioni sulle dichiarazioni rese da Lauro e Barreca sul tema
Le fonti di conoscenza di Lauro sul tema
I servizi segreti e l’omicidio Pecorelli
Le fonti di conoscenza di Barreca sul tema
Rapporti di conoscenza con l’avv. De Stefano
L’avv. De Stefano non partecipa alla rivolta di Reggio
Le registrazioni della conversazioni Freda - Barreca
Rapporti di conoscenza di Romeo con i cugini di Barreca
Gli informatori di Barreca
I servizi segreti
Mallamaci adombra l’ipotesi che Romeo aveva rapporti con i Servizi Segreti
Barreca i servizi segreti wd il traffico di materiale atomico
Barreca i servizi segreti e l’omicidio del giudice Scopelliti
Barreca i servizi segreti ed i sequestri di persona
Gladio
La indisponibilità culturale ad aderire ad organizzazioni segrete
Barreca riferisce ciò che Macrì aveva dichiarato precedentemente
Il meccanismo dei collaboratori che vogliono compiacere l’iquirente
La dichiarazione di Macrì sull’esistenza del Lima reggino riferita da Barreca
Le trattative di pace
Le dichiarazioni di Barreca sono de relato
La posizione marginale nella struttura criminale di Barreca nel 1991
La mancanza di autorevolezza di Barreca nel rapporto con i suoi presunti informatori
I presunti informatori di Barreca non hanno scienza diretta dei fatti
L’incongruenza del ruolo di promotore della conferenza di pace attibuito
I fatti contenuti nelle dichiarazioni del collaboratori erano state riportate dai giornali
Le contraddizioni contenute nelle diverse causali del mio interessamento
Gli interessi siciliani nella gestione delle opere pubbliche reggine
La presunta riunione di Terreti
Il collaboratore Schettini, destefaniano, non conosce Romeo
Rosmini smentisce Barreca
Le false dichiarazioni di Lauro sul ruolo della famiglia Mannolo
L’inizio della collaborazione di Lauro
La sospetta gradualità delle dichiarazioni di Lauro sul tema
La inutilizzabilità delle dichiarazioni di Lauro
I meccanismi giudiziari diabolici
La esigenza di modificare il capo di imputazione
L’assurda imputazione in H2 di Cosa Nuova
Le modalità di conduzione delle trattative di pace contrastano con l’ipotesi della esistenza della super loggia massonica
La inconciliabilità tra Battaglia mandante dell’omicidio Ligato e Romeo, destefaniano assessore della giunta Battaglia36
Rapporti Romeo - Martino
Martino non è stato mai indagato per la fuga di Franco Freda
Martino è stato assolto da tutte le imputazioni contestategli in Olimpia
Quando ha conosciuto Martino Paolo
I primi rapporti professionali con Martino
L’attività legale svolta in difesa della famiglia Martino
Le false dichiarazioni di Lauro e la mancanza di indagine della DDA
L’azione civile per la responsabilità del magistrato
La voglia di protagonismo della DDA
L’avv. Romeo ha difeso in sede civile e penale Martino
Cointeressenze tra Romeo e Martino: Eportentosi esclude l’esistenza
L’omessa valutazione delle risultanze processuali da parte di DDA e del GIP
L’abuso delle indagini dopo la richiesta di autorizzazione a procedere
Perché Eportentosi non interroga l’avv. Romeo
La latitanza di Martino nel 1986 a Gallico
Le false dichiarazioni di Barreca sul tema
I contatti telefonici con Martino
Le aggressioni programmate
La dichiarazione di Barreca circa la volontà di Martino di uccidere Romeo
La inscindibilità delle dichiarazioni li rende inutilizzabili
La inattendibilità intrinseca della dichiarazione
La riunione di Gallico del 1989
Le programmate aggressioni al dr Viola in versione Barreca
Barreca nei colloqui investigativi di Romeo parla soltanto a proposito di Freda
Le dichiarazioni di Lauro sul tema sono contraddittorie
Le analisi, le valutazioni, le strategie nel programmato agguato Viola
La valutazione di Lauro e del suo gruppo verso Romeo nel v.i. 24.09.92
La incoerenza e contraddittoria dichiarazione di Lauro del 12.07.96
La incoerenza e contraddittoria dichiarazione di Lauro del 10.10.97
Le diverse causali fornite da Lauro
I programmati agguati al dottor Vincenzo Macrì
La nota della Gazzetta del Sud del 14.08.92
Le versioni di Lauro sui programmati agguati al dr Viola
i meccanismi che regolavano i dialoghi tra queste consorterie criminali
Il condizionamento del clima nel processo di percezione dei fatti
Aggiustamento processi
Quando viene inserito nel capo di imputazione l’aggiustamento dei processi
Nessuna indagine risulta compiuta sul tema in ordine alla mia posizione
Il col. Pellegrini , cap. Di Fazio affermano che non sono emersi elementi a carico di Romeo
Romeo è patrocinante in Cassazione da pochi anni
Rapporti di Romeo con il giudice Delfino
Le dichiarazioni di Lauro sul tema
La tardività delle dichiarazioni di Lauro sul tema
La voglia di compiacere l’inquirente di turno
La mancanza di capacità e di potenzialità soggettive
L’impossibile intervento del giudice Delfino per Tegano raccontato da Lauro
Le tre fasi delle dichiarazioni di Barreca sul punto
Genericità e contraddittorietà delle affermazioni di Barreca
Il luogo ed il clima ove maturano certe confidenze. L’uso della tragedia
Il mancato riscontro alle parole di Barreca
L’intervento in favore dei fratelli Barreca nel processo a loro carico
Valutazioni in ordine agli interventi in favore dei Latella
La voglia di compiacere il dr Macrì
Le condanne per il reato di calunnia subite da Barreca
Il primo intervento della superloggia in vicende giudiziarie
La bugia per sostenere la bugia della supeloggia massonica
Le reticenze di Barreca quando deve riferire i nomi dei magistrati
Le dichiarazioni di Raggio sull’aggiustamento di processi
Scopelliti ed il presunto intervento in un processo contro Corsaro Vincenzo
Iero ed il processo Santa Barbara
Vicende relative al memoriale Iero
La partecipazione ai funerale di Antonio Macrì
La partecipazione ai funerali di Antonio Macrì
L’affiliazione alla ndrangheta nel periodo universitario
Il collaboratore Riggio smentisce Lauro sul punto
Il collaboratore Barreca smentisce Lauro sul punto
Il collaboratore Scopelliti smentisce Lauro sul punto
La affiliazione è propedeutica alla distorta lettura dei fatti dal 68 in poi
I rapporti con Ciccio Chirico
I poteri politici che lei aveva durante l’inizio della sua vicenda giudiziaria e il contesto politico in quello che i suoi ruoli si realizzavano
Le perquisizioni per la mappatura del voto mafioso del 1992. La nascita di “agenzie”
L’esito delle perquisizioni per Romeo e le conclusioni che ne discendono in ordine alla attendibilità dei collaboratori
Le dichiarazioni di Giacomo Mancini nel 1992
La valenza delle dichiarazioni di Licandro sulla posizione Romeo
La tempesta giudiziaria del 1992 sulla classe politica reggina
L’alto Commissario antimafia, l’agenzia ed i risultati delle indagini
La lettera al Ministro degli Interni dell’agosto 92
La polemica con l’on. Soriero del 92
Il senso di un impegno nel 92
Il clima e lo scontro in città nel 92
Soriero tutore di interessi non scalfiti dalle indagini
Il palazzo più sporco della città e l’ispezione Nardi
I voti ripotati ad Africo nel 92
La nota relativa alla notizia dell’avviso di garanzia
La lettera riservata inviata al dr Macrì
L’esito delle iniziative giudiziarie della DDA contro i parlamentari calabresi
La mancanza di indagine sui temi indicati nella a.p. del giugno 93
La voglia di scrivere la storia della città da parte della DDA è risultato utile alla azienda criminale
La difesa costretta a sostituirsi all’accusa
Il processo parallelo
Le notizie pubblicate su giornali e libri vengono riproposte dai collaboratori in v.i
Il v.i. del 17.05.93 reso da Lauro al dr Macrì
Lo stato d’animo del collaboratore in quel periodo
Lo stao d’animo del dr Macrì
Intevista del 14.07.87 dr Macrì su rapporti eversione e ndr
Le dichiarazioni di Lauro del 16.11.94 verbalizzate dal dr Macrì
Le dichiarazioni di Lauro del 16.06.93 verbalizzate dal dr Macrì
Le dichiarazioni di Barreca del 18.05.93 verbalizzate dal dr Macrì
Le dichiarazioni di Lauro del 16.06.93 verbalizzate dal dr Macrì
Le dichiarazioni di Barreca del 05.05.93 verbalizzate dal dr Macrì
Le dichiarazioni del dr Macrì del ’87 confermate da Lauro il 30.03.94
Le dichiarazioni di Lauro del 10.10.94 verbalizzate dal dr Macrì
La sequenza delle dichiarazioni sulla super loggia massonica
Le dichiarazioni del dr Macrì del 23.09.92 : i postulati del futuro inquirente
Alcune conferme ai postulati di Macrì : v.i. Lauro 27.08.93
Alcune conferme ai postulati di Macrì : v.i. Barreca 03.02.93
Alcune conferme ai postulati di Macrì : v.i. Lauro 16.06.93
Alcune conferme ai postulati di Macrì : v.i. Barreca 18.05.93
Alcune conferme ai postulati di Macrì : v.i. Barreca 08.11.94
Alcune conferme ai postulati di Macrì : v.i. Barreca 08.07.93
Alcune conferme ai postulati di Macrì : v.i Barreca 05.05.93
Alcune conferme ai postulati di Macrì : v.i Barreca 24.0.95
Le dichiarazioni del dr Macrì dell’08.12.92 : i pregiudizi sulla rivolta di Reggio e le teorie del dr Macrì
Le dichiarazioni del dr Macrì del 25.06.93 sul separatismo
L’intervista del dr Macrì a Telereggio sul separatismo
Gli esposti
Le irregolarità sulla biografia giudiziaria
Il falso riscontro Ierardo
Le irregolarità sulle verbalizzazioni
Le dichiarazioni di Lauro sul giudice Cordova
Esposto contro Lauro collaboratore e trafficante
Esposto sulle responsabilità relative alla concertazione tra collaboratori
Le azioni di risarcimento contro gli autori dei libri
L’azione di risarcimento per la responsabilità civile del GIP
Il processo parallelo
I mandanti
Oltre a Cupola
Cirillo, Ligato e Lima
Ndrangheta
Processo alla ndrangheta
Massomafia
Il comune denominatore delle iniziative
La presentazione della relazione antimafia del 1993 a Reggio con l a partecipazione del dr Macrì
L’utilizzazione politica dei libri
La partecipazione del dr Boemi ai dibattiti di partito
L’incidenza delle pubblicazioni nelle dichiarazioni di Lauro e Barreca
L’esposto contro Boemi per le coperture offerte a Lauro
La comune credibilità di Lauro e della DDA
La presunzione di Lauro e Barreca di avere coperture dalla DDA
Il proscioglimento dopo dieci anni
La modifica del capo di imputazione
I rapporti con Antonio Macrì
La relazione dell’ispettore Peronace e i funerali Macrì
Rapporti Romeo Zerbi e l’omicidio Dominici
Le dichiarazioni di Dominaci a Giraudo
Rapporti tra MSI ed AN
Le dichiarazioni di Concutelli
La vicenda Freda
I rapporti di Freda con le altre organizzazioni di destra
Zerbi offre appoggi a Freda
Considerazioni sulla possibilità che Freda sia stato ospite di Barreca
La inattendibilità di Barreca in relazione al periodo di ospitalità
…………….. in relazione a chi glielo ha portato
…………… Freda arriva a Reggio nel settembre 1978 portato da 4 ragazzi
Barreca non inferisce la esistenza di un rapporto organico tra NDR ed Eversione
Le dichiarazioni si Scorza e Sica
I rapporti di natura professionale con Freda
Le annotazioni sulla agenda di Freda
Le dichiarazioni dell’on Mallamaci
I rapporti Mallamaci Romeo
Mallamaci sollecita l’ingresso nel PSDI di Romeo
Il progetto politico del 1985
Le elezioni politiche del 1987
La politica di annessione del PSI
Mallamaci lascia il PSDI per vicende nazionali
I dissidi interni al PSDI dopo il 1987
La chiave di lettura dei collaboratori di questi eventi politici
Il superpartito
La massoneria e Mallamaci
La riunione di esecutivo
Mallamaci ed il sostegno elettorale nel 92 dei De Stefano
Mallamaci ed i rapporti tra Romeo e Giorgio De Stefano
Rapporti di Romeo con altri componenti la famiglia De Stefano
Rapporti di Romeo con i fratelli Barreca
I rapporti Romeo Presto
Il significato delle parole di Presto nelle intercettazione Logoteta
La intercettazione ambientale del 09.04.92
Le telefonate di Martino
Le indagini dell’ispettore Eporetntosi
La vicenda Cello Lamberto
La vicenda SAR
L’incontro presso lo studio avv. Franz Caruso
Le dichiarazioni di Quattrone Paolino
Favori giudiziari
Le conseguenze della modifica del capo di imputazione
Processo Santa Barbara
La superloggia elemento necessario per spiegare i poteri di Romeo
L’incidenza delle dichiarazioni del notaio Marrapodi
I rapporti di Romeo con i magistrati di Reggio
Appoggi Elettorali
L’incidenza della modifica del capo di imputazione sul tema
Le dichiarazioni del collaboratore Magliari
Le caratteristiche e le ragioni delle mie candidature
I messaggi elettorali chiari alla criminalità organizzata nelle elezioni
La politica vissuta con passione ed impegno civile
Requisitorie Pubblico Ministero
Arringhe Avvocati
Udienza del 10/10/2000
Arringa difensiva Avv. Giuseppe Valentino
Udienza del 09/10/2000
Arringa difensiva Avv. Emidio Tommasini
Udienza del 09/10/2000
Arringa difensiva Avv. Fabio Cutrupi
2001
Introduzione 2001
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Il dr Macrì Vincenzo, ritenendosi diffamato da una campagna stampa portata avanti dal direttore de “Il Dibattito” produrrà dal 20 febbraio 2001 al 18 marzo 2003 ben nove querele contro il direttore e Romeo Paolo ritenuto ispiratore dell'iniziativa. Sul presupposto che Romeo fosse imputato per il reato p.p. dall’art. 416 bis in un procedimento in corso, chiede che si proceda contro i due per il reato di cui all’art. 416 bis. Non poteva non sapere che la querela, avendo come parte lesa un magistrato della giurisdizione di Reggio Calabria, andava presentata ad altra Procura competente ai sensi dell’art. 11 del c.p.p.. Invece la inoltra alla Procura di Reggio Calabria trovando tre procuratori compiacenti (BOEMI, PENNISI e VERZERA) che avendo un procedimento in corso contro Gangemi Francesco, indagato per i reati di cui agli art. 326 e 378 c.p. aggravati dall’art. 7 della l. 152/91, in data 21.02.2001 con decreto nr.168/98 RGNR DDA e nr.150 R.I.T. DDA attivano servizi di intercettazione telefonica ed ambientale presso l’abitazione di GANGEMI Francesco. In data 01 Marzo 2001, in esecuzione al Decreto nr.168/98 RGNR DDA e nr.167/01 R.I.T. DDA emesso in data 28 Febbraio 2001, sono stati attivati i servizi di intercettazione telefonica ed ambientale presso la redazione de “Il Dibattito” in via Torrione. In data 5 Marzo 2001, in esecuzione del decreto nr.168/96 RGNR DDA e nr.180/01 R.I.T. DDA emessa in data 5 Marzo 2001, sono stati attivati servizi di intercettazione sull’utenza cellulare in uso a GANGEMI Francesco. Il 13 marzo 2001 procedono all'iscrizione nel registro degli indagati di Gangemi e Romeo perché indagati del reato di cui al 416 bis. In data 28 Marzo 2001, viene depositata la richiesta di autorizzazione a procedere a servizi di intercettazione telefonica sulle utenze cellulare in uso all’Avvocato Paolo ROMEO. L’autorizzazione è stata negata dal G.I.P. di Reggio Calabria con provvedimento datato 17 Aprile 2001 che ravvisa la competenza della Procura della Repubblica di Catanzaro ex art.11 c.p.p.. In seguito a tale rigetto, non venivano prorogate le intercettazioni già in atto. In data 27 Aprile 2001, il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, con lettera nr.130 protocollo Riservato, trasmette alla Procuratore della Repubblica di Catanzaro il carteggio relativo al proc. Pen. Nr.1291/01 RGNR DDA a carico di GANGEMI Francesco +1. In particolare vengono trasmessi i verbali delle trascrizioni delle conversazioni intercettate. A seguito della missiva in argomento, in data 3 Ottobre 2001, i Sostituti Procuratori Distrettuali Dott. BOEMI, PENNISI e VERZERA, in considerazione della mancata autorizzazione del G.I.P e della nota del 27 aprile 2001 a firma del Dott. CATANESE, dispongono lo stralcio delle posizioni di ROMEO Paolo e di GANGEMI Francesco. Infine, in data 9 Ottobre 2001, l’intero fascicolo processuale, rinumerato, dopo lo stralcio in 5301/2001, viene trasmesso dai Sostituti Distrettuali Dott. BOEMI, PENNISI e VERZERA alla Procura della Repubblica di Catanzaro.
Gli atti rinvenuti in questo processo spiegheranno le interferenze e le turbative apportate al processo Olimpia a carico di Romeo. Soprattutto provano la carica di odio personale, per presunti torti ricevuti, che la Procura di Reggio e la gran parte dei magistrati attaccati dagli articoli del periodico nutriva nei confronti di un imputato.
Il dr Macrì' inoltrerà bel nove querele datate:
20.02.2001 - Querela
18.03.2002 - Querela
19.05.2002 - Querela
21.05.2002 - Querela
15.07.2002 - Querela
04.10.2002 - Querela
19.11.2002 - Querela
14.01.2003 - Querela
18.03.2003 - Querela
Tutte saranno indirizzate alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria anche quando il fascicolo verrà trasmesso a Catanzaro.
E’ vero che nell’anno 1999 un periodico locale “Il Dibattito” pone in atto una campagna giornalistica contro i Magistrati del Distretto di Reggio Calabria.
Saranno interessati dagli articoli de “Il Dibattito” quasi tutti i magistrati del distretto della Corte di Appello di Reggio Calabria e di altri distretti giudiziari e, più precisamente, sono:
ACCURSO FULVIO - Giudice Tribunale di Palmi
ADORNATO GIUSEPPE - Giudice del Tribunale di Reggio Calabria
ARENA MARIA GRAZIA - Giudice di Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria
BARRECA - Giudice del Tribunale di Reggio Calabria
BAUDI ANTONIO - CAPO dei GIP di CATANZARO
BIANCO GIUSEPPE - Sostituto procuratore Reggio Calabria
BOEMI SALVATORE - Procuratore Aggiunto DDA di Reggio Calabria
BONACURA ALFREDO MARIA - GIP del Tribunale di MESSINA
BONINSEGNA - GIP del Tribunale di Reggio Calabria
BUZZEGOLI ALESSANDRO - Giudice del Tribunale di Palmi
CAMPAGNA GIULIANA - Presidente della Sezione del Tribunale di Reggio Calabria
CAPONE SILVANA - Giudice del Tribunale di Reggio Calabria
CAPORALI PAOLA - Sostituto Procuratore PALMI
CAPPUCCIO DANIELE - Giudice della sezione penale del Tribunale di Reggio Calabria
CAPPELLO GABRIELLA - Giudice del Tribunale di Reggio Calabria
CAPUTI DOMENICO - Sostituto Procuratore Generale Corte di Appello RC
CARDINO - Sostituto Procuratore di La Spezia
CATANESE ANTONIO - Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria
CHIARAVALLOTI GIUSEPPE - Procuratore Generale di Reggio Calabria
CISTERNA ALBERTO - Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia
CORDOVA AGOSTINO - Procuratore Repubblica NAPOLI
CORDOVA MARIA - Sostituto Procuratore di ROMA
COSTA ELIO Procuratore della Repubblica di Palmi
COSTABILE ADRIANA - GIP del Tribunale di Reggio Calabria
COTRONEO - Giudice del Tribunale di Reggio Calabria
CROCE - Procuratore Capo di MESSINA
CUTRONEO SANTI Sostituto Procuratore DDA
DE MAGISTRIS LUIGI - Sostituto Procuratore di Catanzaro
DI LANDRO SALVATORE - Avvocatura Generale dello Stato
DOLCE SALVATORE - Sostituto Procuratore di CATANZARO
D’ONOFRIO VINCENZO - Sostituto Procuratore DDA
ESPOSITO ANDREA - Giudice penale del Tribunale di Reggio Calabria
FAVA STEFANO - Sostituto Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria
FIMIANI ALESSANDRA - Sostituto procuratore Reggio Calabria
FOTI GIACOMO - Presidente Sezione Corte di Assise di Reggio Calabria
FRONTERA TOMMASO - Presidente Corte d'Appello di Catanzaro
GAETA - Giudice penale del Tribunale di Reggio Calabria
GAETA PIERO - Sostituto Procuratore di Palmi
GAETA GIULIANO - Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria
GALIBERTI GIUSEPPE - Giudice del Tribunale di Palmi
GAMBINO GIUSEPPE - DDA Messina
GARREFFA CONCETTINA - GIP del Tribunale di Reggio Calabria
GIGLIO VINCENZO - Giudice penale del Tribunale di Reggio Calabria
GIORDANO BRUNO - Presidente Sezione Tribunale di Palmi
GIORGIANNI ANGELO - Sostituto Procuratore Tribunale di Messina
GRASSO SILVANA - Presidente Sezione Tribunale di Reggio Calabria
GRATTERI NICOLA - Sostituto Procuratore DDA
GRECO FRANCESCO - Presidente Sezione Corte di Assise di Reggio Calabria
GRIECO MARIA GRAZIA - Giudice presso il Tribunale di Reggio Calabria
GULLINO - Giudice monocratico del Tribunale di Reggio Calabria
IELASI - Presidente del Tribunale di LOCRI
INCOGNITO - Giudice del Lavoro del Tribunale di Reggio Calabria
INDELLICATI - GIP del Tribunale di MESSINA
IPPOLITO PASQUALE - Presidente Sezione Corte di Assise di Reggio Calabria
LANGHER FRANCO - DDA Messina
LANZA VOLPE ARMANDO CALOGERO - Presidente Corte di Assise di Appello di R. C.
LAUDONIO - Procuratore della Repubblica di VIBO VALENTIA
LEMBO GIOVANNI - Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia
LO PRESTI - Presidente del Tribunale di Reggio Calabria
LOMBARDI MARIANO - Procuratore della Repubblica di CATANZARO
LOMBARDO VINCENZO - Procuratore della Repubblica di PALMI
LOMBARDO ROCCO - Procuratore della Repubblica di LOCRI
LUCISANO ROBERTO - Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Reggio Calabria
MACRI’ VINCENZO - Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia
MARRA - Magistrato del Tribunale di Reggio Calabria
MASTROIENI SALVATORE - Presidente della sezione del Tribunale di PALMI
MANGO - DDA MESSINA
MANNINO SAVERIO - Presidente della sezione del tribunale di Reggio Calabria
MARLETTA - Procuratore Generale di Reggio Calabria
MARINO CARMELO - Sostituto Procuratore di MESSINA
MATTEI ANTONELLA - Presidente della Corte di Assise di PALMI
MINASI MARCELLO - Sostituto procuratore generale di MESSINA
MOLLACE FRANCESCO - Sostituto Procuratore DDA Reggio Calabria
MONDELLO MARCELLO - Magistrato del Tribunale di MESSINA
MONTERA GIOVANNI - Presidente Sezione Corte di Assise di Reggio Calabria
NERI GUIDO - Presidente della Corte di Appello di Reggio Calabria
NERI FRANCESCO - Sostituto Procuratore Generale della Corte d'Appello di R.C.
PALAMARA LUCA - Sostituto Procuratore Reggio Calabria
PATRUNO CLAUDIO - Giudice del Tribunale di Reggio Calabria
PENNISI ROBERTO - Sostituto Procuratore DDA
PETRALIA - Sostituto Procuratore Tribunale Messina
PEZZUTO - Giudice del Tribunale di Reggio Calabria
PRATICO’ NATINA - GIP del Tribunale di Reggio Calabria
PUNTORIERI FRANCESCO - Presidente del Tribunale di Reggio Calabria
RAFFA ROSA - Sostituto Procuratore Tribunale MESSINA
RIZZO FULVIO - Sostituto Procuratore Generale Reggio Calabria
RUSSO ISIDE - Magistrato della Corte di Appello di Reggio Calabria
SALAMONE - PM MESSINA
SCUDERI FRANCO - Procuratore della Repubblica presso la Pretura Circondariale di R. C.
SERAFINI ALFREDO - Procuratore della Repubblica di COSENZA
SPAGNUOLO MARIO - Sostituto Procuratore di CATANZARO
SQUILLACE GRECO ETTORE - Sostituto Procuratore DDA Reggio Calabria
TAGLIALATELA GIOVANNI - Sostituto Procuratore della Procura di Reggio Calabria
TORTORELLA DANIELA - Giudice Tribunale di PALMI
TRIPODI FRANCESCO - GIP del Tribunale di Reggio Calabria
TUCCIO GIUSEPPE - Magistrato di Reggio Calabria
VACCARO PIETRO - Sostituto Procuratore di MESSINA
VERZERA GIUSEPPE - Sostituto Procuratore DDA Reggio Calabria
VIOLA GIUSEPPE - Presidente delle Corte di assise di Reggio Calabria
VITANZA ADA - GIP del Tribunale di MESSINA
ZUMBO ANTONIO - Procuratore della Repubblica di MESSINA
Vediamo, attraverso uno stralcio delle dichiarazioni spontanee rese dal direttore de “Il Dibattito”, Francesco Gangemi, all’udienza preliminare del procedimento Caso Reggio, le caratteristiche attribuite dallo stesso al periodico:
“ Signor giudice
Ho chiesto di rendere spontanee dichiarazioni in quanto ritengo di dovere personalmente esplicitare le ragioni, i tempi e le modalità con le quali ho trattato nel giornale che dirigo, “Il Dibattito”, questioni che riguardano il pianeta giustizia.
Devo premettere che il periodico è un giornale di denuncia, di denuncia del malcostume, del malaffare di ogni tipo ed a tutti i livelli, che si caratterizza per la capacità di avere come unico filtro la fondatezza delle notizie riportate e, perciò, la forma scelta è quella della nuda schiettezza del linguaggio popolare che ha prodotto e produce denunce e condanne per diffamazione ma giammai denunce o condanne per calunnia.
Scrivere le cose che tutti dicono e nessuno ha il coraggio di scrivere, in una città ed in una regione dove si legge poco e, prevalentemente, quotidiani nazionali e regionali, questo è l’intento del giornale che pubblica mensilmente 48 pagine quasi tutte scritte dal direttore.
Inizialmente il campo di interesse era limitato al settore sanitario ma, progressivamente, si è esteso al settore amministrativo, politico, con qualche sporadico riferimento a situazioni giudiziarie reggine. Nei primi anni 90, l’interesse alle questioni giudiziarie diventa prevalente e ciò a seguito della pubblica lotta interna al potere giudiziario reggino che determinò la diaspora dei vertici degli uffici giudiziari dell’epoca, (Viola, Puntorieri, Montera, Neri, etc) sino a giungere all’arresto di un magistrato reggino, il dr. Foti, poi assolto dal Tribunale di Messina, e al suicidio del notaio Marrapodi che aveva con le sue dichiarazioni disvelato presunti intrecci tra poteri deviati in cui erano coinvolti pezzi della magistratura reggina.
Erano gli anni in cui l’azione di contrasto alla criminalità organizzata ed ai rapporti della stessa con gli altri sistemi di potere aveva subito un notevole impulso con l’istituzione della DIA e della DDA sicché si aprivano nuovi filoni di indagine e spesso il mio giornale attraverso vere e proprie inchieste giornalistiche fungeva da battistrada.
Erano anche gli anni nei quali si acuiva lo scontro all’interno dei singoli sistemi di poteri e tra esponenti degli stessi.
Erano gli anni nei quali, ad esempio, veniva distribuita nel corso di una conferenza stampa anche la relazione dell’ispettore del Ministero di Grazia e Giustizia dr Nardi, riguardante le fibrillazioni registratesi nel palazzo della giustizia di Reggio Calabria dagli anni 92 in avanti, relazione acquisita agli atti del processo perché sequestrata, nel corso delle perquisizioni nella sede della redazione del giornale.
Furono questi eventi a determinare l’interesse del giornale alle vicende giudiziarie reggine prima e di altre giurisdizioni successivamente (Cagliari, Vibo Valentia, Aosta, Messina , Catania , Potenza etc.) una attività che iniziata a metà degli anni 90, ancora oggi, nonostante i tentativi di spegnere questa libera voce, continua mensilmente.
Queste le vere ed uniche ragioni dell’interesse del giornale a trattare questioni riguardanti magistrati del distretto reggino.
Ma veniamo più nel particolare per vedere quali casi ha trattato ampiamente il giornale e, soprattutto, in quale periodo ciò ha fatto, atteso che la condotta criminosa che mi si contesta vuole che il giornale abbia condotto la campagna di delegittimazione dal 2001 in avanti ovvero quando il processo Olimpia e gli altri importanti processi contro la criminalità organizzata si erano conclusi con centinaia di condanne definitive all’ergastolo e con pesantissime pene per migliaia di anni di carcere.
Cerchiamo di chiarire meglio perché, come e cosa si sceglie di scrivere sull’argomento ovvero quale fosse il movente dell’interesse giornalistico sui singoli casi trattati.
Si dice che il dibattito è stato ed è uno strumento di pressione capace di veicolare malumori ed attacchi attingendo le notizie dalle persone che hanno un tale interesse.
Ribadisco che il “Dibattito” è un giornale di denuncia ma che è si è sempre collocato dalla parte dello Stato e dei suoi fedeli servitori contro l’antistato ovunque si annidi e comunque si manifesti.
E’ vero che la redazione del dibattito acquisisce, come tutti i giornali, le notizie e gli atti processuali anche dai diretti interessati di alcune vicende giudiziarie, ma non solo.
2002
Documenti 2002
02.11.15 - Decreto Tribunale M.P. - 15.11.02
8.4.2002 con la relazione del giudice a latere
20.5.2002 il P.G. formulava le proprie conclusioni
07.06.02 L0 - Tribunale M.P. - Fissazione udienza 07.06.02
11.6.2002 alcuna attività per impedimento del giudice a latere
24.9.2002 Sentenza di 2° grado
15.11.02 L0.1 - Decreto Tribunale M.P. - 15.11.02
Indagini proc. 5901.01 RGNR - Caso Reggio
La sentenza di 2° Grado
Il 13 marzo 2002 viene richiesta, dal dr Labate della Questura di Reggio Calabria, l’autorizzazione alle intercettazioni ambientali dello studio legale di via Diana dell’avv. Paolo Romeo.
Il 19 marzo 2002 hanno avviato le prime intercettazioni con decreto RIT n. 163/02. Il giorno 8 aprile 2002 si terrà la prima udienza del giudizio di appello con la relazione del giudice a latere. Il 20 maggio 2002 il P.G. formulava le proprie conclusioni. Il procedimento veniva, quindi, rinviato alla udienza dell'11.06.2002 nella quale non si svolgeva alcuna attività per impedimento del giudice a latere.
All'udienza del 24.9.2002 la Corte rigettava la richiesta del difensore di acquisizione di ulteriore documentazione, ritenuta non indispensabile ai fini del giudizio; dopo la lettura dell'ordinanza di rigetto, il difensore formulava le proprie richieste conclusive. Dopo la camera di consiglio, nella medesima data, si procedeva alla lettura del dispositivo della sentenza.
I primi giorni del mese di maggio 2002, così come si legge a pag. 526 dell’informativa del 30 giugno 2002 a firma del vice questore aggiunto dr Luigi Silipo e dal dirigente della squadra mobile dr Salvatore Arena Arena, conversazione ambientale del 14.05.02 alle ore 19.33 Conversazione tra ROMEO Paolo e CUTRUPI Nicola - progressivo nr.4068
“Il colloquio, prosegue con Paolo ROMEO che viene “invitato” a conoscere le intenzioni del P.M. prima della celebrazione del processo e l’orientamento della LATELLA. A questo proposito, i tre interlocutori discutono di come avvicinare, tramite terzi, i soggetti in questione, in particolar modo la LATELLA. Il ROMEO, poi, si dilunga a spiegare come, a dir suo, in passato, egli avrebbe indirettamente “favorito” il P.M. Caputi canalizzando un lavoro verso un’impresa di un parente del medesimo durante l’amministrazione comunale del Sindaco Falcomatà.“
A pagina 608 della su richiamata informativa emerge che erano state disposti decreti di intercettazioni alle utenze telefoniche nella disponibilità del giudice Ippolito e del PG dr Caputi:
“Dal complesso dei concetti elaborati dal ROMEO, emerge sempre più chiaro il livore nutrito nei confronti dei Magistrati, acuito dalle promesse di assoluzione asseritamente inviate dal Presidente della Corte d’Appello Dott. IPPOLITO, per il tramite di terzi “corrieri”, quali l’Avvocato TOMMASINI, il maresciallo SPANO’, l’Ispettore CARACCIOLO ed il Maresciallo CACACE.
In proposito è doveroso segnalare che i servizi tecnici effettuati sull’utenza in uso al Presidente IPPOLITO, non hanno fornito riscontri alle affermazioni del ROMEO. Analogo discorso deve essere fatto per il P.G. CAPUTI. Sono stati, però, riscontrati contatti telefonici tra SPANO’ Francesco, in servizio al centro SISDE di Reggio Calabria e l’Avvocato ROMEO, per come dimostrano le conversazioni già riportate nel primo capitolo della presente informativa e che si ripetono anche in questa sede.”
E’ di tutta evidenza che dall’ascolto delle conversazioni intercettate presso lo studio legale Romeo si ha motivo di ritenere:
- che il dr Ippolito aveva anticipato all’avv. Tommasini, difensore di Romeo, il convincimento della innocenza di Romeo,
- che vi fosse preoccupazione per la dr.ssa Latella notoriamente appartenente alla corrente di Magistratura democratica e che qualcuno suggeriva di saggiare il suo orientamento,
- che il dr Caputi potesse essere avvicinato.
Per queste apparenti ragioni vengono disposte servizi tecnici di intercettazioni sulle utenze nelle disponibilità dei magistrati.
La richiesta viene certamente avanzata alla Procura di Catanzaro dai solerti investigatori reggini, Silipo ed Arena, già delegati alle indagini, nel 2001, dai PM di Reggio Calabria che paiono molto più preoccupati di una possibile assoluzione di Romeo nel processo Olimpia quanto, invece, interessati a ricercare gli elementi di prova a sostegno della poderosa accusa posta a carico di oltre trenta politici e professionisti reggini.
Perché dubitare della serenità ed imparzialità di tre magistrati quando, ai fini dell’accusa formulata a Romeo, la circostanza era ininfluente.
La sollecitazione rivolta al Romeo da un suo interlocutore perché si attivasse per conoscere l’orientamento della procura generale in ordine al processo, registrata presso lo studio, quale elemento indiziante poteva rappresentare rispetto alla contestata associazione a delinquere di stampo mafioso contestata agli indagati ?
E’ possibile che i tre magistrati siano stati informati dell’iniziativa assunta per spiarli?
Ove, per ipotesi, tanto fosse accaduto, un giudice che viene informato, prima della sentenza, di essere sospettato dagli inquirenti di avere anticipato il positivo verdetto all’imputato cosa deve fare, oltre che amareggiarsi?
Deve denunciare gli informatori per violazione del segreto d’ufficio oppure ringraziarli e comportarsi come se nulla fosse accaduto?
Sempre nell'ipotesi prospettata. Se veramente pensava di dovere assolvere l’imputato, dopo la soffiata ricevuta, dopo che non aveva formalizzato la denuncia contro i suoi informatori, cosa poteva fare per allontanare da sé i sospetti?
Delle due, una. L’avvocato Tommasini aveva detto una bugia oppure aveva detto il vero.
Il presidente Ippolito, ove fosse stato informato di quanto riferiva l’avv. Tommasini, cosa poteva e doveva fare: astenersi oppure denunciare tutti e andare avanti con serenità di giudizio.
Vi è un'altra ipotesi: Il dr Ippolito non sapeva nulla prima della sentenza ma ha appreso soltanto dopo la circostanza. Ma anche in questo caso non ha denunciato nessuno.
2003
Introduzione 2003
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Dopo la sentenza della Corte di Appello del 24 settembre 2002 si rimane in attesa del deposito della motivazioni per proporre ricorso in Cassazione che sarà seguito dagli avv. prof. Alfredo Gaito e dal prof avv. Andrea Antonio Dalia.
Proseguiranno le querele del dr, Vincenzo Macrì contro il direttore del dibattito e l’avv. Paolo Romeo.
Nello stesso periodo veniva depositato, nell’ambito del procedimento per le misure di prevenzioni a carico di Paolo Romeo, un certificato della Compagnia di Reggio Calabria, con il quale si dichiara non sussistenti elementi qualificanti la pericolosità sociale di Romeo Paolo. E’ la stessa P.G. che inizialmente era stata delegata alle indagini nel proc. Caso Reggio e, successivamente, sostituita con gli investigatori della SCO di RC inizialmente delegati dai magistrati parti offese.
Nell’ambito del procedimento n. 5901/01 RGNR, c.d. Caso Reggio, seguito dalla Procura di Catanzaro ovvero dal dr. Spagnuolo e dal dr De Magistris, verranno sentiti quali testi e parti offese otto magistrati reggini e quattro collaboratori di giustizia.